I disturbi dell’umore nella nuova classificazione nosografica dei disturbi mentali DSM-5 sono stati suddivisi in due categorie principali: i disturbi bipolari e i disturbi depressivi.
I disturbi bipolari si caratterizzano da un tono dell’umore altalenante che comprende fasi di “up” (cosiddette fasi maniacali o ipomaniacali) e fasi di “down” (fasi depressive). Questa variabilità del tono dell’umore può essere più o meno marcata, durare da poche ore ad alcuni mesi e compromettere il funzionamento della persona nei vari contesti di vita. La persona fatica a trovare uno stato di eutimia (umore stabile e nella norma), quindi un equilibrio del tono affettivo.
I disturbi depressivi in estrema sintesi si rifanno al concetto di depressione. La depressione è uno dei disturbi mentali più comuni, definita dall’OMS (Organizzazione Mondale della Sanità) come la causa maggiore di disabilità a livello globale. Le conseguenze di questo disturbo sono enormi, sia in termini di qualità di vita per la persona che ne è affetta sia in termini di costi per la società.
Le persone affette da depressione hanno una visione negativa riferita a:
La depressione si compone di sintomi di diversa natura:
EMOTIVA | COGNITIVA | COMPORTAMENTALE | FISIOLOGICA |
---|---|---|---|
Umore depresso | Demotivazione | Isolamento | Disturbi del sonno |
Irritabilità | Pensieri automatici negativi | Passività | Disturbi dell’appetito |
Disperazione | Prospettive cognitive negative | Rallentamento o agitazione motoria | Disturbi della sessualità |
Apatia | Distorsioni cognitive | Chiusura | Affaticamento |
Disforia | Difficoltà di concentrazione | Fissità della mimica facciale | Tensione o pesantezza muscolare |
Secondo i criteri del DSM-5 i disturbi depressivi possono essere di vari tipi, i più comuni sono:
I disturbi bipolari richiedono necessariamente una presa in carico farmacologica, quindi la prescrizione di stabilizzatori dell’umore da uno psichiatra esperto. Il trattamento ad oggi considerato di maggiore efficacia in letteratura scientifica per questa classe di disturbi sono la combinazione della psicofarmacologia alla psicoterapia. In particolare, quella di orientamento cognitivo comportamentale o interpersonale. In seconda battuta può essere utile integrare tecniche di Terapia Metacognitiva Interpersonale (TMI) e la Mindfulness per la prevenzione delle ricadute depressive.
I disturbi depressivi, se di intensità elevata, richiedono anch’essi l’utilizzo della psicofarmacologia da aggiungersi alla sola psicoterapia di tipo cognitivo comportamentale. Altre terapie di dimostrata efficacia sono la Terapia Metacognitiva Interpersonale (TMI) e i protocolli di MBCT (Mindfulness Based Cognitive Therapy) di gruppo - o pratiche di mindfulness condotte in un contesto individuale da un psicoterapeuta esperto - e tecniche come l’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), se sono presenti nella storia della persona eventi di origine traumatica.
Dr.ssa Sara Appoloni
Psicologa Psicoterapeuta a Pesaro